La Sanità dell’imminente prossimo futuro tra innovazione tecnologica, condivisione delle best practices regionali e opportunità del Pnrr: sono i temi al centro dell’incontro “Digital Health: il ruolo delle Regioni” organizzato all’Auditorium Fondazione Triulza da Federated Innovation @MIND. A confrontarsi i rappresentati istituzionali e gli alti dirigenti delle Regioni italiane; in sala gli esponenti delle diverse aziende che danno vita a Federated Innovation e delle realtà imprenditoriali presenti in Mind. Ad aprire i lavori Paola Testori Coggi, Ambassador Future of Health di Federated Innovation e l’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi.
“Trasferimento tecnologico, sviluppo della telemedicina, telemonitoraggio, teleconsulto: sono tre grandissimi argomenti che portano a guardare alla Sanità del futuro – spiega l’assessore Alessandro Fermi – Se ne parla da tanto tempo, e si è partiti anche con molta difficoltà, riguardo in particolare alle relazioni tra Regioni e alla possibilità di scambio di dati. E quindi l’iniziativa di oggi ha un grande valore fondamentale: quello di fare il punto rispetto alle prospettive complessive dei progetti, che sono molto buone, ma anche di creare un sistema dialogante tra le varie Regioni. E questa è la grande ambizione: fare veramente in modo che ci possa essere uno scambio di dati, uno scambio di informazioni tali che il cittadino, ovunque esso abiti possa avere la stessa possibilità di essere seguito e curato in tutta Italia”.
L’iniziativa è stata promossa da Federated Innovation @MIND, rete di oltre 40 imprese in 12 settori di attività – dalle Life-science alla finanza, dal food alle costruzioni – che collaborano insieme in fase pre-competitiva per accelerare l’innovazione e condividere conoscenze. Luogo di nascita della rete è Mind, il distretto dell’Innovazione in fase di sviluppo a Milano.
“Alla base di Mind c’è proprio l’interazione pubblico privato – spiega Tommaso Boralevi, presidente Federated Innovation @MIND – quindi l’evento di oggi per noi rappresenta il punto di partenza di un dialogo in cui il pubblico arriva, racconta le best practices, apre al sistema privato le potenzialità per poi lasciare alle aziende della rete il compiuto di implementare i progetti innovativi, mettendoli a terra usando l’infrastruttura che abbiamo qui in Mind”.
A moderare i lavori, il professor Mariano Corso, Responsabile Scientifico Osservatorio Sanità Digitale Politecnico di Milano che ha contestualizzato lo stato attuale della telemedicina in Italia, spiegando perché è ora il momento giusto per sviluppare progetti di innovazione in questo ambito. “Ci sono almeno tre motivazioni. La prima è la tecnologia, come connessione e possibilità con dati, canali, IA di cambiare la relazione tra gli attori. Oggi la connetted-health consente di ripensare agli attori, renderli attivi, creare grandi possibilità di personalizzazione e sostenibilità del modello di cura. La seconda ragione riguarda le persone, la pandemia ha contribuito a cambiare le aspettative e i bisogni delle persone, anche in termini di cura. Terza ragione, sono le risorse: abbiamo il Pnrr, una straordinaria spinta non solo per le ingenti risorse, ma anche per gli impegni e le risorse che ci porta a realizzare. Mancano però le competenze ed è per questo che il convegno di oggi con i casi presentati dalle aziende pubbliche che collaborano e fanno sistema può essere un invito a una svolta”.
Nel corso dei lavori, in particolare, i rappresentati di Regione Lombardia e Regione Puglia hanno fatto il punto sui servizi di telemedicina sviluppati come la televisita, il telecontrollo, il teleconsulto e il telemonitoraggio. Nel corso poi di un panel al quale hanno partecipato i rappresentati delle direzioni di Regione Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Sardegna e Sicilia hanno condiviso le esperienze maturate in progetti sviluppati intorno a specifiche tecnologie innovative.